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L’Accademia Ligure di Scienze e Lettere è un ente morale avente lo scopo di contribuire con studi, pubblicazioni, conferenze e col conferimento di premi e di borse di studio al progresso sia delle scienze fisiche, naturali, matematiche e mediche, sia di quelle morali, storiche, letterarie e giuridiche.

 

GIOVEDI’ 10 OTTOBRE 2024, ORE 15.00

FORUM SUL CAMBIAMENTO CLIMATICO

 CAMBIAMENTO CLIMATICO E BIODIVERSITA’

 modera

Mario Pestarino, Presidente dell’Accademia Ligure di Scienze e Lettere
Antonello Pasini, Fisico del clima – CNR, Roma

“La crisi climatica recente: una sfida per tutti noi”

Il clima è andato in crisi? E con quali conseguenze? Il cambiamento climatico recente ci sfida dal punto di vista conoscitivo, ma anche da quello delle azioni possibili per porre un freno ad una situazione che si sta facendo pesante. In questo intervento descriverò la conoscenza scientifica che abbiamo dei cambiamenti del clima, che ci conduce ad una nuova visione del nostro rapporto con la natura. Con l’analisi degli impatti della crisi climatica sui territori e sulle attività umane, poi, suggerirò quali azioni oculate vadano intraprese in questo sistema complesso per evitare un futuro molto critico.


Ferdinando Boero,
Presidente Fondazione Dohrn, Napoli
“Come funziona il mondo”

La superficie del pianeta è coperta per il 71% dall’oceano. L’oceano, però, non è una superficie, è un volume e, con la profondità media di 4000 metri, rappresenta più del 90% dello spazio abitato dalla vita. Il grande nastro trasportatore oceanico, innescato dai motori freddi polari, collega tutti gli oceani ed è influenzato dai cambiamenti che le nostre attività causano nell’atmosfera, essendo questa, a sua volta, influenzata dalle alterazioni del grande nastro trasportatore. Gli ecosistemi planetari, in grandissima parte oceanici, sono apparentemente dominati da carnivori, prima di tutto pesci, e poi mammiferi, rettili e uccelli marini. I produttori primari sono microscopici (le diatomee e i flagellati del fitoplancton) e microscopici sono anche gli erbivori (prima di tutto piccoli crostacei: i copepodi). Gli organismi morti sono decomposti dai batteri e scendono verso il fondo, formando la neve marina di cui si nutrono i detritivori di profondità, dove la luce non arriva e la fotosintesi non è possibile. Senza queste elementari conoscenze su “come funziona il mondo” la conversione ecologica e, poi, la transizione ecologica non saranno possibili. Non si può rispettare quel che non si conosce.


Alessandro Chiarucci, BiGeA,
Università di Bologna
“Sfide per la conservazione della biodiversità nell’Antropocene”

Il concetto di Antropocene, sebbene non riconosciuto formalmente nella stratigrafia geologica, è fondamentale per rappresentare l’effetto preponderante delle attività umane sui processi naturali del pianeta Terra. Il cambiamento climatico e l’erosione della biodiversità sono due manifestazioni dei processi tipici dell’Antropocene e preoccupano per la stabilità degli ecosistemi e della vita umana. La biodiversità, caratteristica fondamentale del pianeta, sta andando incontro ad un inesorabile processo di erosione, a causa della distruzione e trasformazione degli ecosistemi. Diventa necessario sviluppare nuove strategie di conservazione della biodiversità, anche nell’ottica della strategia delineata nel quadro del Global Biodiversity Framework (GBF) e della Strategia Europea per la Biodiversità. In questo contributo vengono discussi gli scenari di conservazione basata su area a livello europeo e mediterraneo e avanzate alcune idee per la preservazione dei processi ecologici fondamentali.

Antonello Pasini è un fisico climatologo del CNR e docente di Fisica del clima all’Università Roma Tre.

Si occupa di elaborare e applicare modelli matematici allo studio del clima, con lo scopo principale di individuare le cause dei cambiamenti climatici e per studiarne gli impatti.

È autore di numerosi articoli su riviste scientifiche internazionali, ma è anche un attivo divulgatore. I suoi ultimi libri sono Effetto serra, effetto guerra. Clima, conflitti, migrazioni: l’Italia in prima linea (2a ed. 2020), ed. Chiarelettere (scritto con G. Mastrojeni), che tratta degli influssi dei cambiamenti climatici sui fenomeni migratori, e L’equazione dei disastri: cambiamenti climatici su territori fragili, ed. Codice, sugli impatti dei cambiamenti meteo-climatici sugli eventi estremi in Italia.

Ferdinando Boero, nato a Genova nel 1951, è stato ricercatore confermato di zoologia presso l’Università di Genova, dal 1981 al 1987. Professore associato all’Università del Salento dal 1987 al 1993, e professore ordinario dal 1993 al 2018, trasferito all’Università di Napoli Federico II, in pensione nel 2021. Presiede la Fondazione Dohrn, ed è chair (emerito) presso la Stazione Zoologica Anton Dohrn. Medaglia per l’Oceanografia dell’Institut Océanographique de Paris, Medaglia per le Scienze Fisiche e Naturali dell’Accademia Nazionale delle Scienze, Tridente d’oro. Si occupa di biodiversità marina e funzionamento degli ecosistemi.

Alessandro Chiarucci è Professore ordinario di Botanica ambientale all’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna dove ha diretto il dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali e dove coordina il gruppo di ricerca in Biodiversità e Macroecologia. È stato Presidente della Società Botanica Italiana. Fa parte, tra l’altro, del consiglio direttivo della International Association for Vegetation Science e della comunità scientifica del WWF Italia, e del Comitato Tecnico Scientifico di Federparchi. Ha pubblicato oltre 200 articoli scientifici su riviste internazionali su temi di biodiversità e conservazione della natura e ha partecipato a numerosi progetti di ricerca nazionale e internazionali. È stato nominato membro dell’Academia Europaea. Recentemente si è occupato anche di divulgazione scientifica, con il libro “Le arche della biodiversità. Salvare un po’ di Natura per il futuro dell’uomo”, Hoepli, 2024.

N.B. La conferenza si svolgerà in presenza con la disponibilità di settanta posti. In seguito, si potrà accedere alla registrazione sul canale YouTube dell’Accademia. Tuttavia, è possibile seguire la conferenza anche via zoom: https://us02web.zoom.us/j/5964880155?pwd=eHYrTWUxeXg0K1M1d0l2b0hDeTFPQT09

La registrazione sarà disponibile sul canale YouTube dell’Accademia: https://www.youtube.com/@ALSL1798